Sono ricominciate le lezioni ed il tempo che ho per spignattare si riduce alla grande...ma oggi finalmente svelo l'arcano: il liquido nelle bottiglie era mosto d'uva bianca appena fatto!
Ne avevo due bottiglie belle grandine, da conservare nel frigo rigorosamente aperte, pena l'innescarsi della fermentazione ed il rischio di esplosione delle bottiglie!
E cosa ci facciamo con tutto questo mosto? Dalle mie parti in questo periodo si usano fare delle specie di ciambelle (o filoni) al mosto arricchite con i semi d'anice che si possono gustare fresche oppure tagliate a fette e tostate. Ho cercato dappertutto la ricetta ma nemmeno il fidatissimo internet mi ha saputo dare risposta...
Poi abbiamo ritrovato un libro, dimenticato chissàddove in casa, di ricette tradizionali marchigiane...sezione dei dolci...et voilà!Filoni di mosto per tutti!
Questa volta è stata una ricetta realizzata a quattro mani, io e la mamma, e per me è stato come ritornare indietro nel tempo quando la preparazione del cibo era una cosa corale, che impegnava la famiglia, o almeno la parte femminile della famiglia!
Abbiamo seguito fedelmente la ricetta e devo dire che è risultata azzeccata a parte la quantità di liquido iniziale, decisamente troppo poca. Le nostre dosi sono abbondanti: abbiamo ottenuto 14 filoncini quindi se volete farli regolatevi di conseguenza...
Gli ingredienti sono semplici e poveri, nulla di troppo elaborato ma al momento della cottura si spandeva per la casa un profumo di mosto inebriante mescolato all'aroma dell'anice, un profumo che rende tutta la preparazione speciale a dispetto della povertà degli ingredienti.
I filoni di mosto
Ingredienti:
1 lt di mosto d'uva bianca
2/2,5 kg di farina 00
125 gr di lievito di birra
200 gr di massa pane
50 gr di semi d'anice
500 gr di zucchero
500 ml d'olio
Preparazione:
ore 15 del primo giorno: impastare 150 gr di farina con un po' d'acqua e 15 gr di lievito e lasciar lievitare per circa 3 ore (questo costituirà la nostra massa pane)
ore 18 del primo giorno: far bollire mezzo litro di mosto con i semi d'anice, lasciar intiepidire e sciogliervi circa 40 gr di lievito di birra. In una capiente ciotola mettere circa 1,5 kg di farina, versarvi il mosto tiepido, la massa pane lievitata e cominciare ad impastare.
Trasferire il tutto sul piano da lavoro ed impastare vigorosamente (qui vengono fuori i bicipiti ehehe). La massa sarà molto dura da lavorare ma non disperate, all'occorrenza aggiungere altro mosto ma non troppo, servirà per il giorno successivo. Una volta impastato tutto per bene, formare una palla e metterla a lievitare in una ciotola capiente coperta da un canovaccio umido, per tutta la notte ( io ho messo la ciotola nel forno spento a riparo dalle correnti d'aria).
mattino del giorno dopo: al mattino riprendere la massa lievitata ed aggiungervi il restante mosto tiepido in cui verrà sciolto il restante lievito, l'olio, lo zucchero e la farina finchè si otterrà una massa non appiccicosa. Qui è stato necessario il lavoro a quattro mani. Data la quantità della massa abbiamo dovuto lavorare tutto sulla spianatoia: si versava l'olio piano piano e si faceva assorbire, alla fine abbiamo ottenuto una massa blobbosa ed estremamente appiccicosa, quindi abbiamo cominciato ad aggiungere la farina. Una impastava e l'altra staccava la massa dal piano. Facendo una dose minore avremmo potuto usare una ciotola che ci avrebbe semplificato non poco la vita. Lavorare il composto a lungo finchè non è liscio ed elastico quindi rimetterlo a lievitare per 2 ore circa, in una ciotola (nel nostro caso due) coperta da un canoviaccio umido.
dopo due ore: riprendere l'impasto e rilavorarlo brevemente facendo un giro di pieghe del tipo 2. Dividere l'impasto in tanti panetti e formare i filoncini o le ciambelle. Mettere i filoni formati sulle teglie rivestite di carta forno e lasciar lievitare coperti per altre due ore.
dopo altre due ore: accendere il forno a 180°. Bucherellare leggermente i filoni lievitati ed infornare a forno caldo per una mezz'ora. Noi abbiamo infornato una teglia per volta. Una volta cotti metterli a raffreddare su una gratella.
Conservazione: i filoni si possono mangiare sia freschi che tostati. Per la tostatura è necessario far riposare i filoni per una giornata quindi tagliarli a fette e tostarli nel forno a 150°. Si possono anche congelare freschi dopo averli tagliati a fette: in questo modo si può scongelare la quantità desiderata senza dover scongelare un filone intero!
Ah...con la nutella sono divini!!!Provare per credere!