venerdì 14 giugno 2013

Italian food experience in Shanghai

Hi everyone!
Let's continue with our food serie/review of Shanghai.
Today's let's talk about Italy.
In such a big city like Shanghai there are a lot of places pretending to serve true and authentic italian food but the risk to run into "fakes" is really high.
Luckily there are some exceptions and one of those is the restaurant "Bella Napoli". Actually the restaurants are three,managed by an italian owner with a high concern about ingredients and quality.
One of the restaurants is located in Changle lu, next to Wulumuqi lu, in a small hidden street. Warm atmosphere inside which reminds you of a typical trattoria and also a nice small area to dine outside in the warm days, brightened by candle lights in the evenings.
The menu presents a quite variety of dishes, from the appetizers to the desserts including a good choice of pizza (Naples'style), always customizable: just ask the owner and he'll do his best to fulfill your requests.
Pizza, pasta, meat and fish: great taste and conforting food.
Suggested appetizers: rice suppli served on fresh tomato sauce, the "antipasto all'italiana" including a good choice of salumi as prosciutto crudo, mortadella and salame plus mozzarella cheese, pecorino served with slices of warm focaccia (pizza base with extra virgin olive oil and salt),fried squids, fish carpaccio and seafood bruschetta.
When it comes to pasta, for fish lovers (I would say also for garlic lovers) try "Linguine ai frutti di mare", "Spaghetti alle vongole" (served in an iron pot); for a vegetarian choice "Pasta alla norma" (eggplants, tomatoes and ricotta cheese) is one of my favourites.
Main courses: again fish is highly recommended (try their "orata") and for dessert a fresh lemon sorbet.
Good food, good service, good atmosphere to be enjoyed with friends or for a romantic dinner, Lady and the Tramp style (without meatballs).

Salmon tuna and swordfish carpaccio

Seafood Bruschetta

Capellini with prawns and porcini mushrooms

Spaghetti with clams

Lemon sorbet

giovedì 9 maggio 2013

Shanghai food serie

Hi everyone!
It's been a long time since I last posted on my blog. I finished my exams at University and I moved to Shanghai.
New life, new working experiences, new friends and a lot of new food experiences I can't wait to share with you. Shanghai is absolutely a foodie place and if you are willing to find some special places to eat the best you can do is to google www.timeoutshanghai.com : deals, restaurant descriptions for every type of food and budget.
From the typical chinese street food to the five stars cuisine, it's impossible not to find something you really like.
But let's start with the basics: THAT'S THE RULE "早饭吃的早,午饭吃的包,晚饭车得少" (Have  breakfast early in the morning, eat till you're full at lunchtime but don't eat too much at dinnertime).
Breakfast is the most important meal of the day so go on with rice, noodles, dumplings, baozi (steamed buns filled with vegetables, meat, mushrooms...) and hard boiled eggs (cooked using tea instead of water).


Every morning people are quequing to buy the best and most tasteful baozi ino those small steaming shops.
My favourites? Xiangu caibao (香菇菜包), stuffed with tofu and vegetables, Congyou huajuan (葱油花卷) steamed bun with leek falvour, and mantou (馒头) the simplest one steamed bun.
Friend's favourites? Redbeans stuffed bun and mushrooms stuffed bun.
For those more interested in western food, Shanghai offers a wide range of bakeries and restaurants with bruch menus to be enjoyed.
Higly recommended: breakfast set at Big Bamboo, big-americanstyle portions and watch the main sport events on tv (latest one: UFC fights). Try there: wrap stuffed with scrambled eggs served with a roasted tomato, potatoes and a portion of fresh fruit. Not so hungry and looking for something to sweeten your life? Then the chocolate milkshake is a good choice.
Brunch at Element Fresh is also remarkable: scrambled eggs, grilled vegetables, roasted potatoes, wholegrain bread and fresh fruit.


 
For italians like me that are madly in love with a sweet breakfast: Illy cappuccino at Sunflour, Croissant de France (my favourite? Mokaccino...) or Essecaffé next to Wulumuqi lu, wonderful espresso and cakes for more than reasonable price.
Enjoy your breakfast foodies! 


 

giovedì 3 gennaio 2013

Primo post del 2013...Eat Parade!

Buon anno cari e care bloggers e lettori (pochi ma buoni)!!
Avete festeggiato, mangiato, ballato, cantato e dato un bel calcio al 2012? Dove siete stati? Famiglia, con gli amici, immersi in piazze super affollate, dall'altra parte del mondo?
Dal canto mio ho passato un capodanno tranquillo, con gli amici al calore del fuoco scoppiettante con una bella cena ed un grosso sospirone di sollievo alla mezzanotte. Il 2012 se n'è andato spero portandosi via tanta negatività. Ora, piena di speranze per questo 2013 riparto!
Riparto con una raccolta, quella proposta da Serena Mazzieri, Eat parade!

Eat Parade 2012

La mia ricetta più cliccata è stata la mia Girella alla crema di cacao e nocciole...golosissima direi, un dolce che va sempre a ruba oltre che di una facilità estrema...vi copio qui la ricetta che si presta ovviamente ad una miriade di varianti. Buon 2013 in dolcezza!!

Ingredienti:
75 gr di farina manitoba
75 gr di zucchero
4 uova (4 rossi e 3 albumi)
20 gr di burro
nutella
rum per bagnare

Procedimento:
Ho diviso i tuorli dagli albumi e li ho montati benissimo con lo zucchero fino a frali diventare spumosi (non si sentivano più i granelli di zucchero). Ho quindi incorporato delicatamente la farina con un cucchiaio di legno con movimenti dal basso verso l'alto. Ho montato poi gli albumi a neve ben ferma con due cucchiaini di zucchero. Ho aggiunto al composto di tuorli zucchero e farina il burro fuso raffreddato e poi gli albumi mescolando sempre delicatamente dal basso verdo l'alto. In una teglia coperta di carta forno ho versato il composto livellandolo delicatamente per ottenere una forma regolare e di uguale spessore. Ho infornato a 180° (forno caldo) per non più di 7 minuti quindi ho sfornato coperto la pasta con un canovaccio pulito. Stando attenta a non scottarmi ho rovesciato la teglia e tolto delicatamente la carta da forno e arrotolato la pasta su se stessa . Il rotolo va fatto raffreddare compleatmente a temperatura ambiente.
Una volta freddo l'ho srotolato delicatamente e bagnato con il rum e ricoperto con tanta nutella. Ho riarrotolato e spolverizzato con lo zucchero a velo. Et voilà, buonissimo!

giovedì 27 dicembre 2012

Febbre e pensieri di Natale

Passare la Vigilia, il Natale e Santo Stefano tra febbre e tonsillite non è esattamente il massimo della vita ma se non altro il tempo che si trascorre a casa lascia modo di pensare e riflettere.
L'atmosfera che si è respirata in questi giorni è stata di un Natale un po' meno lucente, un po' meno opulento, un po' meno spensierato, ma forse anche grazie a questo, un po' più profondo e vissuto con più attenzione.
Una delle cose che mi ha reso più felice è stata la scelta di una mia amica che ha intestato a mio nome una donazione ad una onlus che si occupa di bambini disagiati. E' stato il suo regalo di Natale ed è stato il regalo forse più bello che abbia ricevuto quest'anno. Dare agli altri, con semplicità, e trasmettere il proprio amore. Piccoli gesti che speriamo possano cambiare il mondo in un momento in cui l'egoismo sembra impazzare ad ogni angolo. La mia amica mi ha detto che i miei biscotti cambieranno il mondo perchè sono fatti con amore. Una frase un po' iperbolica forse, ma mi ha reso felice vedere un sorriso di contentezza autentica e ricevere un abbraccio vero piuttosto che un grazie di circostanza da chi aveva nelle mani il mio piccolo pacchettino di biscotti.



Nella nostra operazione sorriso natalizio abbiamo creato dei pacchettini semplici semplici, riempiti con biscotti vari di mia produzione:
  • Alberelli di Peppakor
  • Biscotti con scaglie di cioccolato fondente
  • Stelline di Biscolatte 
  • Frollini al cacao e nocciole
  • Cookies uvetta e scorza d'arancia
Un giorno di lavorazione per quasi 50 pacchettini...mi ritengo soddisfatta....
 Buone Feste!

PS: Non me la vogliate ma ringraziamo i negozietti di cineserie in cui ho trovato degli stampini per biscotti che ritenevo introvabili dopo aver girato in ogni dove!!

venerdì 30 novembre 2012

Il risotto e l'acqua alta

Ore 6:30 di mattina...parte all'improvviso una sirena assordante che nonostante le finestre chiuse è in grado di svegliare qualunque essere vivente nel raggio di due chilometri. Ti rigiri nel letto pensando:
acqua alta. D'altronde, continui a pensare, eri già stata avvisata da messaggi apocalittici del portale maree...non vale la pena starsi tanto a preoccupare.
La pioggia, il vento, la temperatura che si abbassa, tre ore di lettorato di cinese, compiti da fare (chi studia lingue o ha studiato lingue mi comprenderà facilmente...).
In tutto questo ci capita anche il tuo compleanno. Le intenzioni di non festeggiarlo erano già svanite la sera prima quando tu e le tue coinquiline vi eravate fiondate in strada per vedere Venezia sommersa ed il cuore aveva avuto un sussulto nel vedere una piazza San Marco semivuota con la luce delle stelle e della luna che si rifletteva nell'acqua che ricopriva tutto lo spazio delle Procuratie. Dopo una serata così il desiderio di preparare qualcosa di speciale da condividere sorge spontaneo. Che compleanno sarebbe altrimenti?
Quindi si parte con un paio di spritz rigorosamente Aperol (da sottolineare che già a metà del secondo la sottoscritta aveva qualche cedimento mentale...) e poi si torna con al seguito 4 persone e si improvvisa la cena: le sedie non bastano quindi l'unico uomo presente (uno contro sette...santo subito!) si sacrifica e si piazza sul bracciolo del divano, chiacchiere, risate, scambi dialettali, un paio di bottiglie di vino ed un bel risotto fumante stragodurioso. E il dolce? La torta tenerina di Santin che sparisce in un lampo!
Ci sono persino i regali: dei calzettoni morbidissimi e bellissimi con la faccina di un gufo, una sciarpa e la guida della National Geographic di Shanghai!! Che dire...grazie!!

PS: Anche il risotto è sparito...e dire che ne ho fatto un chilo...

Risotto zafferano e salsiccia

 Fate sciogliere un po' di burro insieme ad un goccino d'olio in una pentola. Unite della cipolla tagliata piccola piccola e quando è diventata trasparente unite quattro salsicce di maiale tagliate a pezzettini piccoli. Fate cuocere e poi tostatevi il riso (nel mio caso un chilo). Quando anche il riso sarà diventato lucido sfumae con un bel bicchiere di vino bianco e poi proseguite la cottura unendo del brodo vegetale (quello di carne non ce l'avevamo...siamo studenti....perdonateci...). Quando il riso sarà quasi cotto unite tre bustine di zafferano, portate a cottura, aggiustate di sale e mantecate con una bella spolverata di parmigiano.

Goduria pura...buon appetito!!

giovedì 22 novembre 2012

La declinazione dell'insalata

Aahhh le declinazioni...ricordi liceali che affiorano. Tra il greco ed il latino quelle greche erano sicuramente le peggiori, quelle latine alla fine a parte la famigerata terza declinazione erano anche facilmente memorizzabili. Di sicuro per chiunque abbia studiato un po' di latino o di greco, il ricordo delle declinazioni di associa ad una specie di rituale associabile in un certo senso alla ripetizione initerrotta delle litanie o di preghiere che non si conoscevano più di tanto a memoria. Così capitava che nella ripetizione dalla prima alla quinta, differenziando tra maschile, femminile, neutro, singolare, plurale, duale (ma ve lo ricordate il DUALE?? simpaticissimo...anche perchè assomigliava o era uguale a molti altri casi della declinazione se non ricordo male), capitava che le lettere si scambiassero e si creassero casi improbabili ed inesistenti un datablativo, un accugenitivo che creavano l'ilarità generale ed una bella iniezione di allegria in classe, se eri abbastanza sfortunato da creare il nuovo caso-ibrido durante l'interrogazione, o a casa, sfidando la pazienza di tutti i tuoi familiari.
Allegria sì, un po' come l'insalata. Anche lei si presta all'ibridazione, in un certo qual modo può essere declinata e spesso la sperimentazione, viene accettata di buon grado...al contrario di quelle sul greco e latino.

Eccone qualche esempio:
  • Feta e scaglie di grana: Prendete della valeriana a piacere, della pera a tocchetti, un gambo di sedano, feta sbriciolata, 2 o 3 noci (io avevo anacardi  ci stavano benissimo!), feta sbriciolata scaglie di grana e condite il tutto con una girata d'olio e aceto balsamico.
  • Bresaola e robiola: Rucola/valeriana/radicchio o l'insalata mista che preferite spezzattateci dentro 6-7 fette di bresaola e unite un paio di cucchiaiate di robiola avendo cura di mescolare bene bene per formare una bella cremina, volndo con l'aggiunta di un po' di olio.
  • Sgombro: Ideale dopo una bella corsa per rentegrare le proteine. Allora si prende un bel gambo di sedano, di pomodorini, carote tagliate a julienne (o tagliate come vi pare...) insalata croccantina ed una bella scatoletta di sgombro sott'olio o al naturale spezzettato. Condite con sale, olio, aceto balsamico.
  • Tonno e philadelphia: Alla solita base di insalatina mista unite un po' di sedano, pomodorini, cetriolo, olive verdi, una scatolettina di tonno e mantecate il tutto con del formaggio philadelphia aggiungendo se vi piace un po' di origano ed olio extra vergine d'oliva.
  • Uova sode: Si prendono una o due uova sode tagliate piccoline e sui aggiungono a dell'insalatina novella con l'aggiunta di qualche pomodoro e si condisce il tutto con una bella girata d'olio ed una grattatina di pepe. (Io ci vedrei bene anche qualche alicetta: una simil niçoise direi...)
Ed ora declinate anche voi....e Buona insalatona a tutti!!

mercoledì 7 novembre 2012

Una nuova casa e i metodi della nonna

   Capita, ormai da alcune mattine a questa parte, di essere piacevolmente svegliati dal suono assordante ed allarmante della sirena dell'acqua alta. Come è facilmente intuibile, sono a Venezia frequentando quello che sarà il mio ultimo anno da stidentessa universitaria.
   L'impatto con questa città non è stato facile: arrivare quasi da sola, in un novembre uggioso e nebbioso, perdersi tra le calli, le fondamenta, i campi ed i campielli cercando di trovare un nuovo equilibrio in una realtà nuova, con nuovi compagni di corso, nuovi professori, nuove realtà.                 Fortunatamente, dopo quasi un anno, sento finalmente di aver raggiunto uno pseudo equilibrio. Io e le mie fantastiche coinquiline abbiamo trovato una casettina adorabile. Piccola sì, ma tutta nuova: la sua tenda d'organza, orgoglio della padrona di casa, la fa da padrone nel piccolo soggiorno immediatamente dietro il tavolo rotondo dal piano di cristallo. Le camere, piccole ma accoglienti (grazie IKEA) e la cucina, il pezzo forte: piccola anche lei ma fornita di tutto: quattro bei fornelli ed un bel forno nuovo di zecca.
   Con Novembre, si sa, si apre la stagione dell'acqua alta, delle giornate ventose e della pioggia che rende, almeno a Venezia, assolutamente inutile l'uso dell'ombrello. In quelle giornate così, l'unica cosa di cui hai voglia, tra una chiacchiera e l'altra con le coniquiline, è quella di preparare qualcosa di buono, come delle torte, veri e propri confort food, da pucciare nel tè, nel caffèlatte la mattina, o nella denza cioccolata calda fondente che l'adorabile A. prepara per te la domenica pomeriggio.
   Capita poi che la sera, mentre chiacchieri del più e del meno, cominci a parlare del tuo blog di cucina e di quanto tu lo stia trascurando al momento. E' lì che la dolce S. interviene dicendo: "Ma perchè non scrivi più?? E' una tua passione, coltivala!!" allora io mi barrico dietro a scuse dicendo che la mia cucina troppo semlice, troppo banale, che le mie ricette sono le solite, quelle vecchie quanto il mondo. Ma lei insiste e mi fa capire che alla fine il è l'amore che metti in quello che fai a rendere speciale una torta e che, se fatta con amore, non sarà mai banale.
   Perciò rieccomi qui a postare una ricetta vecchia quanto il mondo, con il caro vecchio metodo dell'olio di gomito meglio noto come metodo della nonna:

Easy torta di mele 
Mettete circa 125 gr di burro a temperatura ambiente in una ciotola, grattugiatevi sopra la buccia di un limone, unite due bustine di vanillina e 10 cucchiai di zucchero belli colmi. Montate il composto con un cucchiaio di legno finchè non sarà bello cremoso. Aggiungete quattro tuorli uno alla volta ed amalgamate bene il tuttto. Intanto con una frusta a mano montate i quattro albumi a neve (per questo passaggio è assolutamente necessario che le uova siano a temperatura ambiente) unendovi un cucchiaino di zucchero. Da parte intanto avrete messo un bicchiere colmo di latte che unirete al composto di tuorli, burro e zucchero alternandolo con la farina (in tutto circa 15 cucchiai colmi) ed una bella bustina di lievito. Quando avrete ottenuto un composto omogeneo unite gli albumi montati in due riprese e versate il tutto in una tortiera imburrata ed infarinata. Tagliate due o tre mele a fettine sottili ed inseritele verticalmente nel composto (più ne mettete, meglio è), spolverate il tutto con dello zucchero ed infornate a 180°. Prova stecchino per la cottura.

Sapete una cosa? Il metodo della nonna vince: non ho mai visto crescere una torta così tanto in vita mia. E' venuta altissima e soffice, per non parlare del gusto, assolutamente impagabile. E se ci si pensa, alla fine è anche un ottimo metodo antistress...quindi addio sbattitore elettrico e benvenuti cucchiaio di legno e frusta a mano!